Il Portale Della Provincia Autonoma Di Trento

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Gestione procedimenti demanio idrico

A seguito degli eventi alluvionali fine ‘800 e primi ‘900 già nel 1951 la Regione aveva riorganizzato il settore delle sistemazioni idraulico-forestali basandosi sul modello austro-ungarico e nel 1971 istituì due Aziende speciali “chiamate a provvedere, nell’ambito territoriale delle Province di Trento e Bolzano, all’esecuzione in economia … delle opere di sistemazione nei bacini montani”.  L’anno seguente vennero trasferite alle due Province autonome di Trento e di Bolzano le competenze in materia di foreste, opere idrauliche, porti lacuali, opere di prevenzione e di pronto soccorso per calamità pubbliche.

Nel 1976 la Provincia Autonoma di Trento regolamentò la gestione del demanio idrico, l’esecuzione delle opere di sistemazione idraulica ed idraulico-forestale e la manutenzione degli alvei, mantenendo distinti i due ambiti di competenza tradizionali. Al Servizio Acque pubbliche ed Opere idrauliche, che era subentrato al Genio Civile per effetto del DPR 670/1972, vennero affidati i corsi d’acqua principali ed i laghi maggiori, all’Azienda Speciale di Sistemazione Montana tutti gli affluenti e i corsi d’acqua minori.

Nel 1999, infine, con le ultime norme di attuazione dello Statuto di autonomia, fu completato il trasferimento delle competenze in materia di demanio idrico e opere idrauliche dallo Stato alla Provincia, che acquisì il fiume Adige ed il lago di Garda, per la parte compresa nel territorio provinciale, affidandone la gestione al Servizio Opere idrauliche. 

Nel 2006 la Provincia autonoma di Trento si è dotata di un nuovo strumento di governo delle risorse idriche, denominato “Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche” (PGUAP).  Il piano raccoglie le più aggiornate conoscenze sulla disponibilità e utilizzazione della risorsa idrica, con l’obiettivo di gestire la “risorsa acqua” sotto il profilo della quantità, qualità e sicurezza, Il piano sottolinea la necessità di attuare una rigorosa politica di gestione del territorio, a partire dalla salvaguardia del potere regimante delle aree forestali, dal monitoraggio e dal risanamento dei dissesti in atto, dalla tutela delle aree di naturale esondazione delle acque con regole urbanistiche appropriate.

Il 2006 è anche l’anno in cui la gestione delle risorse idriche provinciali sotto il profilo della sicurezza viene affidata ad un’unica struttura, il Servizio Bacini montani, nel quale sono stati accorpati il Servizio Sistemazione montana ed il Servizio Opere idrauliche. L'unificazione delle due strutture è stata attuata nell’ambito di un’azione di riorganizzazione della Provincia in strutture omogenee per funzioni e obiettivi.

Con l’approvazione della Legge Provinciale 23 maggio 2007, n 11 - “Governo del territorio forestale e montano, dei corsi d'acqua e delle aree protette” - è stata operata la riforma di tutta la normativa in materia di foreste, aree protette e sistemazioni idrauliche e forestali, accorpando in una sorta di testo unico gran parte delle attività svolte dal Dipartimento Risorse Forestali e Montane: struttura organizzativa della Provincia in cui risulta incardinato il Servizio bacini montani, congiuntamente al Servizio Foreste e fauna ed al Servizio Conservazione della Natura e Valorizzazione ambientale.

In questo contesto, la mission del Servizio Bacini montani è quella di garantire un adeguato livello di sicurezza per la popolazione, per le sue attività produttive e per il patrimonio infrastrutturale di cui è dotato il territorio trentino in relazione agli eventi di piena ed ai fenomeni torrentizi.

In quest’ottica,  anche in attuazione del Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP), il  Servizio Bacini montani si è dotato di strumenti per la pianificazione, la programmazione e la realizzazione degli interventi per preservare e migliorare i livelli di stabilità del territorio e di efficienza funzionale dei bacini idrografici e dei sistemi forestali. Fra questi si richiamano:

- il sistema di analisi idrologica predisposto per la stima delle portate liquide e solide;

  • i piani degli interventi di sistemazione idraulica e forestale;
  • il trasferimento su un sistema informatico gis-web del database del catasto delle opere di sistemazione;
  • la predisposizione di un applicativo gis-web per la formazione di un catasto degli eventi alluvionali;
  • una prima proposta di le linee guida per l’individuazione e valutazione del pericolo causato dalle piene e dai fenomeni torrentizi, al fine della predisposizione della Carta del Pericolo (CaP)

Con gli interventi di regimazione idraulica e di sistemazione idraulica e forestale si attuano una pluralità di lavori ed opere finalizzati a mitigare il rischio derivante da fenomeni torrentizi, erosioni, frane ed esondazioni. Gli interventi comprendono sia la realizzazione di nuove opere, sia la costante manutenzione dell’ingente patrimonio di opere realizzate in passato ed i lavori necessari a garantire la funzionalità degli alvei.

Gli interventi sono realizzati mediante i sistemi dell’appalto o in economia, ed in particolare, per quest’ultima, mediante il sistema dell’amministrazione diretta. L'amministrazione diretta implica la disponibilità di personale operaio specializzato, assunto e gestito direttamente dal Servizio, un’adeguata dotazione di mezzi e attrezzature e strutture di supporto logistico, quali il cantiere centrale e i magazzini periferici.

La gestione dei corsi d’acqua attribuiti alla competenza del Servizio dalla legge provinciale n. 18/1976  include anche gli adempimenti tecnico-amministrativi relativi alla gestione ed alla regolamentazione delle attività sul demanio idrico ed alla polizia idraulica. Per assicurare il mantenimento della naturalità dei corsi d’acqua e degli ecosistemi acquatici e per garantire un’adeguata sicurezza, gli interventi realizzati anche da terzi sul demanio idrico provinciale devono assicurare il mantenimento della vegetazione ed il deflusso a cielo aperto, nel rispetto delle indicazioni contenute nel Piano Generale di Utilizzazione delle Acque Pubbliche (PGUAP).

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