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Piano urbanistico provinciale

Il Piano urbanistico provinciale (Pup) rappresenta il progetto per il Trentino di domani. Poggia su di una visione di sviluppo che tiene conto della tradizione e dell'innovazione, della salvaguardia dell'identità e della competitività, dell'apertura internazionale e dell'adeguatezza delle condizioni di crescita umana, intellettuale e sociale. Le parole chiave sono:

  • Sostenibilità: utilizzo ragionato del suolo e delle risorse; valorizzazione dell'ambiente; miglioramento della qualità urbana e territoriale (strumento: valutazione di coerenza dei piani).
     
  • Sussidiarietà responsabile: vocazioni ed efficienza in linea con le esigenze locali (strumento: riordino del sistema territoriale su tre livelli).
     
  • Competitività: organizzazione territoriale competitiva e sviluppo duraturo dell'intero sistema.
     
  • Integrazione sul territorio delle reti infrastrutturali, ambientali, economiche e socio-culturali.
     

Al fine di attuare tali obiettivi, il Pup individua nello specifico:

1. gli elementi invarianti del territorio, quelli che caratterizzano l'ambiente e l'identità, sono meritevoli di tutela e di valorizzazione per garantire lo sviluppo equilibrato e sostenibile nei processi evolutivi:

  • principali elementi geologici e geomorfologici
     
  • beni del patrimonio dolomitico
     
  • rete idrografica
     
  • foreste demaniali e boschi di pregio
     
  • aree agricole di pregio.
     
  • paesaggi rappresentativi.
     

2. i valori del paesaggio cui ispirarsi per creare identità nel senso di

  • distinguibilità, ovvero, riconoscibilità di un contesto territoriale
     
  • appartenenza ad una comunità locale e condivisione di valori comuni
     

Le cartografie rispecchiano questa impostazione:

L'Inquadramento Strutturale rappresenta il quadro conoscitivo delle risorse di maggiore importanza ambientale, territoriale e storico-culturale ed individua gli elementi strutturali del territorio provinciale, rilevanti per assicurare la sostenibilità dello sviluppo e il valore identitario dei luoghi (invarianti).

La Carta del Paesaggio costituisce l'interpretazione del paesaggio, inteso come sintesi dell'identità territoriale e delle invarianti, al fine della definizione delle scelte di trasformazione territoriale e del riconoscimento e della tutela dei valori paesaggistici; individua i sistemi complessi e le unità percettive.

La Carta delle tutele paesistiche è lo strumento procedurale per l'individuazione delle aree di tutela ambientale, finalizzate all'autorizzazione degli interventi edilizi.

Le Reti ecologiche ambientali rappresentano le interconnessioni di spazi e di elementi naturali sia all'interno che all'esterno del territorio provinciale, necessarie per assicurare la funzionalità e la conservazione degli ecosistemi naturali. Integra la disciplina della L.P. n. 11/2007.

Il Sistema insediativo e le Reti infrastrutturali rappresenta il quadro generale delle aree funzionali rilevanti sotto il profilo delle strategie che competono al Pup e sotto il profilo degli usi intensivi del territorio; rappresenta i contenuti distinti in previsioni con natura di vincolo, a tutela di specifici interessi dell'intera collettività, ed in temi con carattere di indirizzo rispetto alla pianificazione locale e di settore.

La Carta di sintesi della pericolosità identifica le aree a diversa pericolosità, elaborate dal Dipartimento Protezione civile e tutela del territorio. La nuova Carta di sintesi della pericolosità definisce la metodologia per l'identificazione e la valutazione combinata dei fattori di pericolo geologico, idrogeologico, sismico e valanghivo e per l'individuazione delle aree soggette a pericolo, in base a criteri di intensità e di probabilità degli eventi. Il tema può aggiornare progressivamente il PUP anche per stralci secondo le modalità stabilite dalla legge.

INQUADRAMENTO STRUTTURALE.

L'Inquadramento strutturale (IS) riassume i sistemi, i siti e le risorse di maggiore importanza ambientale, territoriale e storico-culturale, che emergono dal quadro conoscitivo. Permette di leggere organicamente l'insieme degli elementi strutturali, intesi come componenti o relazioni di lunga durata che dovranno continuare a connotare il territorio, orientando la sua evoluzione.
L'IS descrive la struttura del territorio, dove le reti ambientali e infrastrutturali di livello provinciale ed i sistemi di invarianti sono componenti forti e unificanti. E' definito anche "statuto o carta dei luoghi" perchè evidenzia, in ciascun luogo, la compresenza degli elementi più stabili, appartenenti ai diversi sistemi, e ne fa risaltare particolarità e relazioni.
Costituisce riferimento necessario per i Piani territoriali delle Comunità per articolare la carta del paesaggio, disciplinare le reti, ed elaborare le strategie. Le sue indicazioni, approfondite e integrate dalla pianificazione locale impostano le norme di tutela e gli indirizzi strategici per la valorizzazione economica e l'attrattività dei singoli territori.

l'IS rappresenta le reti, come sistemi di relazioni tra elementi, e i luoghi in cui si trovano, ordinando i caratteri in tre Quadri:

  • quadro primario, comprende componenti soprattutto riferite all'assetto naturale, la cui struttura è fondata sulle grandi morfologie tettoniche, le loro emergenze, morfologie carsiche, i siti di interesse geologico, la rete idrografica, la copertura del bosco, le aree a pascolo e le aree agricole, infine le aree a elevata naturalità;
     
  • quadro secondario, comprende componenti che testimoniano la stratificazione storica dei processi insediativi e quella consolidata nella gerarchia delle centralità amministrative, nelle reti di connessioni viabilistiche e ferroviarie;
     
  • quadro terziario, riferito agli aspetti identitari dei luoghi, la cui strutturazione emergente è fondata sui paesaggi ritenuti eccezionali come i beni ambientali, i beni archeologici, i beni architettonici e i beni storico-artistici rappresentativi.
     

CARTA DEL PAESAGGIO.

La Carta del paesaggio, individua le unità di paesaggio, ponendo in evidenza le geomorfologie, immagini identitarie e caratterizzanti dei diversi territori, operando una prima classificazione degli ambiti elementari, dei sistemi complessi e delle unità di paesaggio, che costituiscono la struttura territoriale delle identità e delle invarianti.
Attraverso l'interpretazione dei tematismi funzionali fondamentali del territorio alpino lo suddivide nei seguenti sistemi complessi di paesaggio:

  • edificato tradizionale e centri storici: considera i nuclei abitati, la più preziosa testimonianza culturale trentina;
     
  • di interesse rurale: comprende territori decisivi per conservare l'equilibrio territoriale e urbanistico tra aree edificate e aree libere;
     
  • di interesse forestale: per estensione, è il più rilevante del Trentino;
     
  • di interesse alpino: sovrasta tutti gli altri paesaggi e li unifica;
     
  • di interesse fluviale: riguarda l'insieme delle risorse idriche, bene essenziale per la vita stessa.
     

CARTA DELLE TUTELE PAESISTICHE.

Individua le "Aree di tutela ambientale" in cui gli interventi sono subordinati a procedure autorizzative. La Carta delle tutela paesistiche rappresenta così l'insieme delle aree di particolare interesse ambientale, in cui la tutela si attua secondo le procedure amministrative e le competenze specificate per categorie  dall'ordinamento urbanistico provinciale.
Nelle "Aree di tutela ambientale", sulla Carta delle tutele paesistiche, sono individuati come elementi di eccellenza i "Beni ambientali", che rappresentano bellezze naturali, particolarità ecologiche o ambientali, insediamenti di notevole valenza paesaggistica, e sono descritti nell'allegato Elenco delle invarianti.
Sulla Carta delle tutele paesistiche per completezza del quadro sono indicate altre categorie di beni che presuppongono precise norme di tutela. Si tratta dei beni culturali, distinti nei beni archeologici, architettonici e storico-artistici dichiarati di interesse culturale secondo il cosiddetto "Codice dei beni culturali". Sono anche individuate le "aree ed i siti di interesse archeologico che sono indicati in uno specifico elenco dell'Allegato 1, al PUP.

INQUADRAMENTO RETI ECOLOGICHE AMBIENTALI.

Il sistema ambientale è concepito dal PUP come "!rete ecologica", per rappresentare l'interconnessione di spazi ed elementi naturali sia nel territorio provinciale che nei rapporti con i territori circostanti, per assicurare funzionalità ecosistemica e libertà di migrazione e dispersione necessaria a mantenere biodiversità ed habitat. Definisce la rete ecologica e ambientale, costituita da risorse idriche e relative aree di protezione, aree a più forte naturalità come i parchi naturali, SIC e ZPS, riserve, aree che presentano elevata integrità come rocce e ghiacciai.
Per la rete delle risorse idriche, il PUP assicura il necessario raccordo con il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche, equivalente a piano di bacino di livello nazionale.
Per le aree di protezione delle risorse idriche, costituite dalle aree di rispetto dei laghi e dalle aree di protezione fluviale, la cui impostazione deriva dal PUP vigente e dalle previsioni del PGUAP relative agli ambiti fluviali di interesse ecologico, è consolidato il principio di proteggere le risorse idriche ed i relativi habitat. La rete delle aree di protezione fluviale assicura fasce di naturalità lungo le principali aste fluviali.
Per le aree di protezione dei laghi il PUP integra le diverse esigenze ambientali e ricreative, per valorizzare complessivamente, e riqualificare dove necessario, le sponde dei laghi.
Le aree a elevata naturalità  costituiscono i nodi principali della rete, comprendendo ambienti a elevata biodiversità inclusi nella rete europea delle aree protette "Natura 2000" o in porzioni di territorio in condizioni di bassa o nulla antropizzazione e con funzioni di riparo e diffusione per specie e habitat rari.
Le aree a elevata integrità come ghiacciai, rocce e rupi boscate, sono aree poco o per nulla antropizzate, spesso contrassegnate come "Aree improduttive" nei piani tradizionali. Il PUP ne sottolinea il valore in qualità di aree integre e, per i ghiacciai, rafforza la disciplina di protezione.

SISTEMA INSEDIATIVO E RETI INFRASTRUTTURALI.

Propone il quadro delle esigenze di interconnessione tra il Trentino, il resto d'Italia e l'Europa con l'obiettivo di integrare la mobilità interna con le dinamiche economiche del territorio, individuando "corridoi infrastrutturali" di interconnesione con le regioni limitrofe e di integrazione interna.
Corridoi energetici. Il PUP affronta il tema dei corridoi energetici e telematici, individuando i principali tracciati, per razionalizzare lo sviluppo delle reti di trasmissione dell'energia elettrica e minimizzarne l'impatto ambientale e paesaggistico. 
Il PUP delinea nelle tavole del Sistema insediativo, le aree funzionali rilevanti per le strategie del Piano e gli usi intensivi del territorio evidenziando inoltre i seguenti servizi e funzioni :

  • attrezzature di livello provinciale (scuole superiori e professionali, università, musei, ospedali, carcere) ;
     
  • centri funzionali di livello sovralocale (centri turistici con più di 200.000  presenze in albergo, centri di innovazione di imprese produttive, centri commerciali sovracomunali, centri fiera, aree per attrezzature sportive);
     
  • centri funzionali di livello locale (sedi comunali).
     

Il Piano distingue tra Aree produttive del settore secondario di livello provinciale, disciplinate dal PUP, e quelle invece locali di competenza dei Piani regolatori comunali.
La tavola riporta anche le Aree sciabili e sistemi piste-impianti, le Aree di riqualificazione urbana e territoriale e le Aree estrattive, individuate dal Piano provinciale di utilizzazione delle sostanze minerali.

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